«A Mariano una moschea»
Confronto elettorale rovente

Russo, della sinistra: «Pensiamoci, straniero un abitante su 10»

Ma gli avversari frenano: «Ci sono problemi più urgenti»

Creare un luogo di culto per gli stranieri in città. La politica marianese mostra i primi segnali di apertura sulla proposta di creare un posto dove sia consentito a tutti i credenti di professare la propria fede, anche se non mancano le ferme opposizioni e i distinguo.

Il tema sarà al centro della campagna elettorale per l’elezione del futuro sindaco, visto che Giulio Russo (correrà per l’area più a sinistra del Pd che deve ancora definire una propria sigla), ha già lanciato la proposta.

La politica si divide tra favorevoli e contrari: «È indice di civiltà e rispetto garantire che tutti possano in maniera trasparente e dignitosa professare le proprie convinzioni religiose – dichiara Giovanni Marchisio, candidato sindaco del Pd -: una comunità accogliente è aperta a questo discorso, ma credo che oggi le priorità di Mariano siano altre, come il lavoro, l’aggregazione e i servizi».

Per Paolo Pedrana, consigliere uscente Dc, «non si possono fare questi ragionamenti senza numeri in mano. Il problema non è solo di Mariano, ma di un territorio e quindi al limite bisognerebbe trovare l’ubicazione baricentrica più indicata. La Dc crede nella libertà di culto».

Per Francesco Salerno, candidato di “Uniti per Perticato”, «il problema riguarda il controllo, specialmente nei confronti dell’islam. Chi può accertare come vengono finanziate le mosche o cosa viene predicato? Personalmente sono per la libertà di culto nel rispetto delle regole, ma non vorrei che la discussione fosse un espediente per non concentrarsi sui problemi veri».

Contrarissima la Lega: «La filosofia del Carroccio su questo tema è nota – dichiara il coordinatore cittadino Massimiliano Stigliano -: non ci troveranno mai favorevoli ad accogliere una richiesta di questo tipo senza contare che non è la priorità per Mariano. Pensiamo piuttosto ad aiutare la gente rimasta senza lavoro e senza casa».

Sul giornale in edicola il dibattito nel dettaglio.

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