A Porlezza le bollette
arrivano già scadute

Nuove proteste per disservizio. Ma Poste italiane non è responsabile

Nuove proteste per disservizio postale arrivano da Porlezza, dove a fare da portavoce è la presidente della Pro Loco, Orietta Ciarolu.

Una certa corrispondenza viene distribuita in maniera non regolare, con casi emblematici di buste urgenti che arrivano fuori tempo, comportando disagi e noie agli utenti.

«Mercoledì 12 marzo ho ricevuto una bolletta del telefono scaduta il giorno 10 - sottolinea Orietta Ciarolu - . Il giorno precedente a mia madre e a mia zia erano state recapitate le bollette del gas scadute entrambe il 3 marzo. Sempre alla sottoscritta è giunta una lettera di una compagnia d’assicurazione di Milano datata 21 febbraio, poi un estratto conto bancario risalente addirittura al 31 dicembre».

Ma stavolta sul banco degli accusati non c’è Poste Italiane. Il servizio di distribuzione, infatti, non è più un monopolio: le grosse società (Enel, Telecom, banche e compagnie di assicurazione), infatti possono stipulare contratti con cooperative o altri sodalizi per la consegna di bollette e qualunque altro tipo di missive.

«All’ufficio postale di Porlezza si difendono dicendo di non essere più i responsabili della distribuzione, perché il servizio non competerebbe più a Poste Italiane - conferma la presidente della Pro loco - . È un dato di fatto che le Poste mirano a investire in altri settori, proponendo addirittura di intervenire per salvare Alitalia, trascurando quello che dovrebbe essere il servizio principale. Anche i concorrenti dimostrano di non essere affatto meglio. Qui, tra l’altro, molti di noi sono abituati alle poste svizzere e fanno veramente fatica a rassegnarsi e accettare un livello di servizio così basso».

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