A testa in giù dallo scivolo
Ore cruciali per il muratore

L’incidente in un parco acquatico di Vigevano davanti alla moglie e ai figli. Si è fratturato la scatola cranica e una vertebra cervicale: rischia la paralisi

Ha infilato lo scivolo a testa in giù. Ma purtroppo l’acqua contenuta nella vasca non era sufficiente ad attutirne la caduta.

Così Antonio Tursi, 50 anni, muratore residente da venticinque anni a Figino Serenza, in via don Luigi Meroni 19, ha colpito il capo con violenza contro il fondo della piscina con esiti terribili.

L’incidente è capitato al centro Santa Maria, un complesso sportivo che ospita anche un parco acquatico che si trova a Vigevano, in provincia di Pavia.

Tursi ha riportato gravi ferite: si è fratturato la teca cranica e una vertebra cervicale.

Non sarebbe in pericolo di vita, ma tra i medici c’è molta preoccupazione per il suo completo recupero: non si escludono, infatti, conseguenze permanenti sulla mobilità degli arti.

Quello che doveva essere una tranquilla giornata di svago, al riparo dalla canicola, si è trasformata in un attimo in un dramma.

Secondo la ricostruzione, Tursi aveva raggiunto già in mattinata il parco acquatico insieme alla moglie e ai due figli di 17 e 22 anni.

Le piscine del centro Santa Maria sono un paradiso per chi ama divertirsi con l’acqua: l’impianto è infatti dotato di undici piste tra scivoli e toboga.

E proprio uno scivolo è stato fatale a Tursi. Secondo i testimoni, attorno alle 13.30 l’uomo lo avrebbe affrontato mettendosi prono, e quindi affrontando la discesa a testa in giù. Mentre invece un cartello posto alla sommità della pedana avvertirebbe i bagnanti della necessità di mettersi sdraiati sulla schiena, in modo da cadere in acqua con i piedi.

A verificare che vengano rispettate le norme di sicurezza c’è anche un bagnino, delegato proprio a sovrintendere il corretto utilizzo dello scivolo. Ma Tursi sarebbe riuscito lo stesso ad affrontare la discesa in posizione non corretta.

Forse è stata una leggerezza commessa per gioco, una di quelle piccole e innocenti bravate estive che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno alcuna conseguenza.

Ma questa volta, purtroppo, è andata male. L’acqua contenuta nella vasca,profonda un metro e venti centimetri, non è riuscita a frenare la corsa a testa in giù: la velocità della discesa combinata con l’angolo con cui l’uomo è piombato nella piscina non hanno dato scampo al figinese.

L’intervento chirurgico

Estratto dalla piscina, Tursi è stato ricoverato in prognosi riservata al policlinico San Matteo di Pavia nel reparto di Neurochirurgia.

Già domenica ha subito un intervento chirurgico nel tentativo di ridurre la frattura vertebrale e cercare così di scongiurare danni definitivi.

Adesso si trova nel reparto di Rianimazione Uno del San Matteo. Le prossime ore saranno probabilmente decisive per capire se lo sfortunato muratore potrà rimettersi del tutto, anche se dopo una lunga riabilitazione. Oppure se sarà costretto alla paralisi.

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