Albavilla, malore dai Betharramiti
Addio a padre Giuseppe Lietti

Il sacerdote trovato morto nella sua camera. Guida spirituale e organizzatore di cineforum all’Excelsior di Erba

È morto improvvisamente, a causa di un malore, padre Giuseppe Lietti, 81 anni, betharramita che risiedeva da decenni nella comunità della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram, che sorge in via Manzoni. Il sacerdote è stato trovato privo di vita nella sua camera nella mattinata di mercoledì 15 settembre: un malore improvviso che ha segnato la fine della sua vita e della sua lunga missione sacerdotale. Uomo di cultura a 360 gradi, in passato anche docente nei collegi della congregazione, appassionato di cinematografia, spesso in aiuto alla parrocchia e alle parrocchie dove era stato, guida spirituale per alcune famiglie del paese e dell’Erbese: una vita intensa spesa sempre per gli altri. Padre Lietti era nato il 17 dicembre 1939 a Rho e aveva seguito l’iter canonico verso il sacerdozio, come ricordano i confratelli betharramiti: prima il seminario a Colico, quindi il noviziato a Monteporzio Catone a metà degli anni Cinquanta, poi gli studi filosofici e teologici ad Albiate; era stato ordinato prete il 23 maggio 1964 a Milano. Subito dopo, mentre frequentava la facoltà di lingue all’Università Cattolica per essere destinato all’insegnamento, fece una breve esperienza pastorale a Lissone: esperienza di parrocchia che avrebbe ripetuto un paio di decenni più tardi e sempre per un breve periodo a Ponte a Elsa, in Toscana. Ma la vera vocazione di padre Lietti era il contatto e la formazione dei giovani, incontrati attraverso l’insegnamento di religione nelle scuole, l’animazione di corsi di preparazione al matrimonio, l’organizzazione di conferenze culturali e dei tanto amati cineforum. Gli amici ricordano i tanti anni come organizzatore e relatore dei cineforum che organizzava al cineteatro Excelsior di Erba. Le esequie di padre Lietti si terranno venerdì 17 settembre, alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Vittore, ad Albavilla.

(S. Rot.)

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