Alcol, così Cantù protegge i minori
Dopo i bar controlli anche ai super

Annuncio dell’assessore Cattaneo. Polizia locale ancora in azione nel weekend

Intanto spuntano nuovi cartelli nei locali cittadini: vendita vietata agli under 18

Alcol e giovani: il Comune passa alla fase due. Dopo i controlli nei bar, dove due quindicenni sono stati sorpresi a bere nelle scorse serate, con relative sanzioni in corso di notifica, ora l’attenzione si sposta su supermercati, discount e in genere su tutti i punti vendita dove è possibile acquistare alcolici.

Intanto, mentre i controlli proseguono, si allarga la cerchia dei bar che attraverso cartelli personali espone, in modo chiaro e in qualche caso originale, il divieto di vendere alcol ai minorenni.

L’occhio di riguardo in quelle attività, diverse dai bar, dove si vendono comunque bottiglie, è stato più volte invocato, indirettamente o non, dagli stessi baristi. Perché, anche a non vendere ai ragazzini, c’è sempre il supermercato. E si può bere di nascosto dagli stessi esercenti all’esterno dei locali. Per poi, come è accaduto, riferire ai genitori che la colpa è di bar e baristi. I quali, in diversi casi, diventano parafulmini di un problema.

Il responsabile della legalità

È l’assessore alla Legalità Paolo Cattaneo a dare una prima risposta a questa esigenza. «Purtroppo esiste un malcostume sociale - afferma - e se i ragazzi, in giro, bevono, la colpa non è da imputare ai baristi, ma a un sistema del divertimento giovanile che spinge a ubriacarsi»

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