«Amianto nell’acqua»
Derubata dentro casa

Lipomo, una donna di 89 anni di via Matteotti raggirata da un finto operaio con la scusa dei controlli. Una volta entrato nell’abitazione le ha fatto aprire la cassaforte: poi è sparito con soldi e gioielli

«Dobbiamo controllare l’acqua, perché temiamo che ci sia una contaminazione da amianto». Ma era un trucco, meschino, solo per entrare nella sua abitazione e rubarle soldi, un migliaio di euro in contanti, e svariati gioielli.

Vittima del raggiro, per quello che in realtà si configura come un furto con destrezza, una donna di Lipomo di 89 anni, Maria Colombo, che ieri mattina ha ricevuto l’inattesa visita dell’addetto della società dell’acqua, che in realtà si è dimostrato un delinquente.

L’episodio è avvenuto ieri mattina, in via Matteotti. La vittima ha ricevuto la visita di un uomo di circa 30 anni vestito con una tuta da lavoro, che parlava perfettamente italiano, aveva gli auricolari e teneva tra le mani un telefonino col quale molto probabilmente si teneva in contatto con un complice che lo aspettava in moto facendogli da palo.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 1 luglio 2014

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