«Assediati dai cattivi odori»
Caccia ai padroni dei campi

Il fetore vola da Mariano verso Cabiate

Marchisio: «Soluzione entro fine settimana»

La fonte dei miasmi è sul territorio di Mariano Comense. Ma gli olezzi nauseabondi, trasportati dai capricci del vento, finiscono a Cabiate.

Minaccia di trasformarsi in un antipatico (e maleodorante) incidente diplomatico il caso degli ammassi di vegetali decomposti al termine di via Caravaggio, la strada che passa davanti al depuratore della Valbe Servizi.

Una minaccia che il sindaco Giovanni Marchisio intende sventare il più presto possibile.

Certo prima che Maria Pia Tagliabue, la sua omologa confinante, compia i primi passi ufficiali a tutela dei suoi concittadini vittime delle mefitiche zaffate.

Il fetore che attossica Cabiate lo si annusa tanto di mattina quanto di sera, a seconda degli zefiri. «Lo sentiamo da una decina di giorni a questa parte - racconta Francesca Magione, che abita in via don Minzoni - una puzza incredibile come di letame, di vegetali marci, ma come se ci fossero anche sostanze chimiche. Arriva addirittura fino a Meda. Prima pensavamo che fosse colpa del depuratore, ma poi abbiamo capito che questa volta non c’entra nulla».

Dai cabiatesi è partita una segnalazione alla polizia locale, che ha iniziato a indagare. L’inchiesta è stata rapida, ma si è dovuta fermare al confine.

La causa delle esalazioni è stata infatti riconosciuta in una serie di ammassi di fertilizzanti ottenuti attraverso il compostaggio dei rifiuti verdi. Concime organico che i contadini stendono sui campi per rendere più abbondanti i raccolti.

Il problema, se così si può definire, è che i cumuli nauseabondi si trovano sul territorio comunale di Mariano Comense.

E così la gatta da pelare è passata nelle mani della polizia locale di via Sant’Ambrogio.

Il sindaco Giovanni Marchisio è già stato informato dei fatti. Ma non può ancora intervenire per eliminare la causa del disagio.

«A noi la segnalazione è stata fatta giovedì scorso - racconta il primo cittadino - la polizia locale ha effettuato un sopralluogo sul posto. Adesso la pratica è passata agli uffici. Non appena saremo risaliti ai proprietari dei terreni, li contatteremo perchè rimuovano le cause dei cattivi odori».

Sarà, assicura Marchisio, questione di pochi giorni: «Sicuramente entro questa settimana».

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