Asso in festa per padre Donato

Il frate è stato nominato abate a Montecassino: 40 fedeli si sono recati in lazio per seguire l’insediamento

Il paese si conferma patria di prevosti, monsignori, abati e Papi. Il piccolo centro all’ingresso della Valassina è in festa in questi giorni per l’insediamento dell’assese, padre Donato Ogliari, 57 anni, alla guida del cuore del monachesimo benedettino, l’abbazia di Montecassino. Una delegazione di Asso, in tutto circa 40 persone, ieri è scesa nel Lazio, guidata dal prevosto, don Massimo Gaio, per assistere alla cerimonia di insediamento e presa di possesso dell’abbazia, che si è svolta ieri. Padre Donato e diventato quindi ufficialmente il 192esimo successore di San Benedetto, che fondò il monastero di Montecassino nel lontanissimo 529.

Per Asso è quindi motivo di orgoglio e gioia aver dato i natali a un successore del grande santo e padre della Chiesa e del monachesimo occidentale, nonché patrono di tutta l’Europa. Oltre a padre Donato, successore di San Benedetto, Asso è stata terra anche di un successore di San Pietro: Achille Ratti, divenuto papa Pio XI, nel 1922. Ratti, pur essendo nativo di Desio, si formò spiritualmente presso lo zio Damiano Ratti, che era prevosto di Asso. Padre Donato è nato il 10 dicembre 1956.

Entrato da ragazzo nell’Istituto Missioni della Consolata ha percorso l’iter formativo fino al sacerdozio. Ha fatto la prima professione come membro dei Missionari dell’Istituto a Torino, il 3 settembre 1978 ed è stato ordinato sacerdote il 3 luglio 1982. La prima messa l’ha celebrata proprio ad Asso, dove risiedono ancora i suo familiari. Dopo l’ordinazione sacerdotale ha proseguito gli studi presso la Katholieke Universiteit di Lovanio, in Belgio, dove ha conseguito il baccalaureato (termine tecnico per definire le lauree nelle università pontificie) in Filosofia, la licenza e il dottorato in Sacra Teologia. Nel 1988 domandò di entrare nell’Abbazia di Praglia per iniziare la vita monastica ed essere poi destinato all’Abbazia Madonna della Scala di Noci, in provincia di Bari, dove è entrato nel 1989 ed ha emesso i voti solenni nel 1992. Dopo diversi incarichi venne eletto abate di Noci il 7 ottobre 2006. Dal 2008 è vicepresidente della Conferenza Monastica Italiana e dal 2012 è visitatore dei monasteri italiani della Congregazione benedettina sublacense-cassinese.

Un curriculum e una preparazione che hanno spinto Papa Francesco lo scorso 22 ottobre a destinarlo alla guida dell’abbazia di Montecassino: ha ricevuto la nomina proprio nel giorno dell’anniversario della morte del padre Giuseppe, nel ricordo del quale ogni anno si reca ad Asso per una messa di suffragio. “Pur impegnato nella sua missione ha sempre tenuto stretti legami con la nostra comunità – commenta don Massimo, che non nasconde la gioia e la commozione degli assesi per l’insediamento di padre Donato – Abbiamo voluto regalargli come parrocchia il pastorale di Gesù Buon Pastore, che utilizzerà nella sua missione. Oggi tutta Asso è in festa”. Don Massimo ha concelebrato la messa con padre Donato alla presenza del cardinale Marc Ouellet, prefetto della congregazione dei vescovi. La comitiva assese sarà poi oggi alle 12 in Piazza San Pietro per l’Angelus di Papa Bergoglio, momento di ringraziamento, prima del rientro in Valassina.

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