Autobus di linea per i frontalieri
Dalla Svizzera il primo via libera

Dai paesi del Ticino ancora proteste per l’invasione dei lavoratori italiani

Baruffini: «Puntiamo ad aree di interscambio per snellire il traffico»

Un piano per la mobilità dei frontalieri sui due versanti delle dogane: il progetto dei 14 sindaci dell’area di confine ha incassato un primo sì della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto.

Lo ha riferito Mirko Baruffini, vicesindaco di Uggiate, promotore del progetto per alleggerire il traffico dei lavoratori pendolari al di qua e al di là dei valichi, tutelare l’ambiente e i residenti, favorire gli spostamenti collettivi, in modo da distogliere singole automobili dalle strade comunali, provinciali e cantonali.

Ma se sul versante italiano del confine la situazione è problematica per traffico e sosta, è critica nel Mendrisiotto. Lo dice, tra gli altri, il consigliere comunale di Novazzano, Ivan Grassi, Udc- Lega, sul “Mattino della domenica”attacca.

«A Novazzano – aggiunge – ne abbiamo proprio piene le tasche: nelle ore di punta dei frontalieri, per coprire i quattro chilometri che ci separano da Mendrisio, ci vogliono tre quarti d’ora. Per prendere il treno per Lugano alle otto del mattino, dovresti uscire da casa alle sette, per poi accorgerti che non ci sono più posteggi liberi…Va bè, l’autostrada ai frontalieri, i posteggi pure e noi…a piedi».

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