Aziende allagate dalla falda
Comuni e privati vogliono capire

Montano, Villa Guardia, Luisago e Grandate commissioneranno uno studio
Parte dei costi sarà sostenuta dalla imprese danneggiate dal fenomeno

Scongiurare il pericolo che altre aziende si allaghino quando piove e capire le ragioni per le quali nel mese di novembre diverse realtà lavorative si sono trovate in ginocchio e con i piedi a mollo per l’innalzamento della falda acquifera nella zona di Grandate, Luisago, Lucino e Villa Guardia.

Gli amministratori di questi paesi si sono trovati giovedì sera per mettere a punto una serie di azioni da svolgere in tempi strettissimi. Alla seduta che si è tenuta in municipio a Villa Guardia erano presenti il sindaco Valerio Perroni, Alberto Introzzi (Montano Lucino), Adelio Frigerio (Luisago). Mancava Monica Luraschi, sindaco di Grandate, il paese dove nello scorso mese alcuni imprenditori hanno evidenziato pesanti danni arrecati dall’innalzamento della falda, attribuibile, secondo loro, al cantiere della Pedemontana. Il sindaco Luraschi ha dato comunque disponibilità ai colleghi per i prossimi incontri.

Prima che sia tardi

Ebbene, sul tavolo è stata messa un’idea che coinvolge amministratori locali e privati, insieme per fare qualcosa per il territorio prima che sia troppo tardi e uniti per partecipare al bando regionale che finanzia la progettazione di opere di regimentazione idraulica dei fiumi, in questo caso si tratterebbe del Seveso e dei suoi affluenti.

«Il bando scadrà il 16 gennaio - dice Alberto Introzzi - i tempi sono molto stretti, ma abbiamo già impostato la nostra azione. Al bando possono partecipare le amministrazioni di concerto con i privati e questo sarà anche requisito preferenziale per acquisire un punteggio in graduatoria».

All’incontro di giovedì scorso ha partecipato anche Cartocci Strade, l’azienda che ha sede proprio di fronte al passaggio del Seveso nella campagna di Brugo, al confine tra Villa Guardia e Lucino.

Aziende ferme

Lì i campi non ce la fanno più a tenere acqua e la preoccupazione ad ogni forte pioggia è tanta.

Il rischio di allagamento riguarda una zona vasta che va dall’area grandatese del Prato Pagano a quella ai confini con l’autostrada, alla zona industriale di Lucino, a quella di via Firenze bassa a Villa Guardia, fino a Luisago dove alcune aziende hanno dovuto fare i conti con l’acqua ed i conti sono stati salati (nel mese di novembre, lavoro fermo per oltre una settimana ad Artestampa in via Petrarca per esempio).

«Il primo passo sarà preparare uno studio - sottolinea Introzzi - per inquadrare la situazione, capirne le problematiche e quali siano le cause, se Pedemontana c’entra o no, e per redigere il quadro tecnico che servirà per partecipare al bando regionale. A tal proposito sono già stati individuati due professionisti, un geologo ed un ingegnere idraulico che potrebbero essere incaricati a breve».

Lo studio sarà pagato con il contributo degli imprenditori della zona interessata agli allagamenti.

«Alcune aziende hanno già aderito all’iniziativa – aggiunge Introzzi – in tempi stretti contatteremo anche le altre della zona industriale».I sindaci con i tecnici e gli imprenditori si troveranno nuovamente settimana prossima per procedere.n

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