Aziende in rivolta
I sindaci «Siamo con voi»

Bizzozero: «Le nostre ditte strangolate dal fisco»»

Turati: «Bisogna evitare la fuga verso l’estero»

I sindaci di Cantù, Carugo e Mariano saranno al fianco dell’imprenditore Giuseppe Caggiano. Anche loro parteciperanno allo sciopero che ha indetto per il 16 ottobre al quale sono stati invitati ad aderire titolari di aziende, lavoratori e semplici cittadini.

I rappresentanti delle istituzioni lo accompagneranno nella marcia che partirà dal capannone di Cascina Sant’Isidoro, da dove ha preso il via l’onda lunga delle proteste esternate nel collegamento televisivo della trasmissione “Piazza Pulita”, andata in onda su La 7 lunedì sera e che ora intende arrivare come uno tsunami fino a Roma.

Insieme raggiungeranno la piazza di Carugo per sostenere la protesta contro la pressione fiscale che sta stritolando le piccole e medie imprese. E c’è anche chi, come il sindaco di Carugo, si dice disponibile ad appendere all’esterno del municipio il drappo bianco listato a lutto, simbolo della rivoluzione pacifica lanciata da Caggiano in memoria di tutte quelle aziende che hanno già chiuso battenti perché stritolate dalle tasse.

Il primo a schierarsi al fianco dell’imprenditore carughese è stato Claudio Bizzozero, sindaco di Cantù: «Quando lo dissi un anno fa, fui subissato di critiche da destra, da sinistra e persino da parte di molti colleghi sindaci. Oggi lo ribadisco: comprendo e moralmente giustifico chi, per sopravvivere, evade il fisco. La protesta di Caggiano è solo un simbolo, è vero; ma certamente sarà utile ad aumentare la presa di coscienza delle persone che ancora non si rendono conto della situazione delle imprese e del Paese».

Anche il sindaco carughese, Daniele Colombo, il 16 ci sarà: «Credo sia giusto dimostrare solidarietà e condivisione all’iniziativa perché per le aziende i costi del lavoro sono esorbitanti e il livello di tassazione è insopportabile». Punto sul quale fa autocritica: «Anche il nostro Comune ci ha messo del suo perché abbiamo dovuto aumentare l’addizionale Irpef, ma è stata una scelta obbligata per colpa di Roma».

Il sindaco di Mariano, Alessandro Turati, parteciperà alla marcia: «Dobbiamo evitare che le nostre aziende si sentano costrette a scappare all’estero. Il profondo Nord che ha sempre lavorato e taciuto, ora non ce la fa più. I cittadini hanno bisogno di risposte e di gente in grado di risolvere i problemi: non di parlarne e basta».

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