Azioni di Cantù ai tifosi
La polemica si fa politica

Polemica su Facebook tra alcuni tifosi e il segretario Pd Filippo Di Gregorio che aveva ironizzato sul richiamo al Barcellona. Anche Bizzozero attacca

I tifosi sono stati piuttosto chiari, e hanno detto a voce alta che oggi come non mai, visto che in ballo c’è la sopravvivenza della Pallacanestro Cantù, la politica e i suoi screzi devono farsi da parte.

Ma certo c’è ancora da lavorarci, su questo aspetto, visto che in rete i commenti sulla proposta del sindaco Claudio Bizzozero di un azionariato popolare non mancano. Così come qualche critica. E in questo, ancora una volta, il faccia faccia più velenoso è con i rappresentanti del Partito democratico, ormai assurti a bestia nera del sindaco.

Come noto il primo cittadino ha convocato per giovedì 10 al Pianella alle 21 «imprenditori, sponsor, tifosi, semplici cittadini».L’idea, promuovere una sorta di azionariato popolare, appunto, in cui sia il territorio tutto a sostenere la squadra, con il Comune a tirare la volata. Tra i commenti, su Fabebook, è comparso anche quello del segretario cittadino del Pd Filippo Di Gregorio: «Mi piace molto l’idea dell’azionariato popolare per il basket di Cantù, come accade a Barcellona. Barcellona: 1.619.337 abitanti. Cantù: 39.272 abitanti. Dobbiamo solo impegnarci ad alzare il saldo demografico».

Un’ironia che non è piaciuta a tutti. In particolare qualche tifoso ha accusato il segretario del Pd di gufare un po’. Accusa rispedita al mittente perché, ha spiegato, «dato il differenziale di residenti rispetto alla città di Barcellona, citata come esempio, una pur buona quota di azionariato popolare risponderebbe tuttavia solo parzialmente alle esigenze finanziarie di una squadra che merita gradi investimenti».

A replicargli in maniera molto sarcastica, però, è stato il sindaco Claudio Bizzozero con un nuovo post: «Cavolo! Non ci avevo pensato! Ha ragione il vostro arguto osservatore! Cantù è più piccola di Barcellona! Accidenti che cretino che sono!!! Dunque l’unica cosa da fare è ormai solo questa: rinunciamo al nostro intero budget e doniamolo al Barcellona, così magari riescono a pagarsi una gamba del portiere».

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