Bando per gestire il centro sportivo
Cantù San Paolo se ne va dopo 50 anni

Il vice presidente della società: «Troppi 15mila euro all’anno in utenze, forse non partecipiamo». L’assessore: «Non è punitivo. Si è fatto avanti il San Michele e così era inevitabile andare in gara»

Il Comune apre un avviso esplorativo per affidare la gestione del centro sportivo di via Milano. E il Gs San Paolo, che qui gioca da fin dopo la prima guerra mondiale e si occupa della struttura da mezzo secolo, potrebbe non partecipare nemmeno. Troppo alti i costi richiesti. Una seconda tegola sulla testa per la società sportiva, dopo la notizia che la Pallacanestro Cantù vorrebbe tirar su un nuovo palazzetto dove oggi si trova il campo d’allenamento in sabbia all’interno del centro sportivo comunale di via Papa Giovanni XXIII da loro utilizzato.

«A questo punto – dice amaro il vicepresidente del San Paolo Fabio Cozza – vorrà dire che prenderemo in affitto dei campi altrove, il che ci costerebbe sempre meno rispetto a queste cifre (circa 15.500 euro di utenze, ndr)». Cifre alte per tutti, ancora di più per il San Paolo da negli ultimi anni con estrema fatica, dopo aver rischiato il fallimento, sta raddrizzando i conti e saldando i debiti. Nonostante la crisi e gli sponsor in fuga.

«Uno alla volta vogliamo intervenire su tutti centri sportivi e su tutte le convenzioni – spiega l’assessore al Bilancio Roberta Molteni -. In questo caso proporre questo avviso è stato dovuto, dato che un’altra società (il San Michele, ndr) ha ufficializzato il proprio interesse alla gestione. Entro il 13 luglio dovranno pervenire le domande, ma abbiamo previsto anche la possibilità di una gestione congiunta da parte di più associazioni o società che abbiano sede in città».

Tutti i dettagli su “La Provincia” di domenica 14 giugno 2015

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