Bollywood? Non a Varenna
«Solidarietà con i marò»

Clamoroso rifiuto del presidente della Provincia Daniele Nava. «No alle riprese a Villa Monastero, l’India non rispetta le regole»

Un film di Bollywood a Villa Monastero? No, grazie: riprese vietate. Il gran rifiuto a una produzione cinematografica made in India che cercava un set sul nostro lago è arrivato ieri da Daniele Nava, presidente della Provincia, ente proprietario della splendida villa.

Motivo di questa clamorosa decisione? Manifestare, con i fatti e non a parole, la solidarietà con i due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, «prigionieri in India alla faccia di ogni diritto internazionale», spiegava Nava che, a due ore dal lancio tramite comunicato stampa della sua iniziativa ha ricevuto decine e decine di commenti positivi su Facebook. «Non mi era mai capitato prima - spiega - di ricevere tanti elogi per una decisione presa nella mia carica di presidente della Provincia. Davvero, tante tantissime persone mi hanno postato il loro apprezzamento».

Evidentemente Nava ha colto nel segno. «Mi fa enorme piacere che questo mio rifiuto ad autorizzare le riprese di un film indiano a Villa Monastero sia stato compreso nel suo reale significato. La vicenda dei due marò è un oltraggio all’Italia».

A chi gli fa notare che sia comunque un peccato perdere un’opportunità per promuovere il lago, Nava risponde senza esitare: «Prima vengono i diritti umani e il rispetto delle persone, poi i vantaggi economici e di immagine che sicuramente un film girato sul lago porterebbe. Su questo non transigo. In questo momento l’India è un Paese che non rispetta le norme del diritto internazionale, visto che tiene detenuti da due anni i nostri connazionali Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. I nostri due marò sono in attesa di giudizio e per loro non è ancora scongiurata la pena di morte».

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