Boomdabash,il nuovo disco
Tra i tormentoni dell’estate

Tra le date dei live del gruppo salentino che fa ballare tutti, allo studio anche date comasche

Dopo il successo con la Bertè che monopolizza le radio da settimane,il gruppo salentino è sempre più richiesto

Potrebbero arrivare in concerto anche a Como gli autori del tormentone estivo con Loredana Bertè “Non ti dico no”. Il calendario dei Boomdabash è in continuo movimento. Dopo il successo del singolo registrato con la Bertè (”non chiedermi la luna, che la conosco già”) il gruppo salientino è richiestissimo. Anche perché le loro canzoni, in stile reggae e raggaton, sono allegre e piene di ritmo.

BRANO CONTRO I BULLI

E non c’è solo la hit che da due settimane monopolizza i primi posti delle classifiche delle radio. Nel nuovo disco, che esce domani (15 giugno) è si intitola Barracuda, ci sono almeno altri due brani che saranno ballati anche dai bambini. Uno è Maria, che si candida a diventare la nuova Sofia di Alvaro Soler. In realtà nella canzone c’è un messaggio subliminale ma i bambini non se ne accorgeranno, balleranno e perchè sembra proprio che si parli di una ragazza (Maria) e non di altro.Il secondo è Barracuda, il singolo cantato con Fabri Fibra e Jack La Furia, che dà il nome all’album, un inno anti bullo. Nel video che lo accompagna c’è un bambino che viene picchiato, ma poi impara a difendersi.”Noi siamo come Barracuda perchè siamo leali e onesti, tutto quello che abbiamo l’abbiamo conquistato senza pestare i piedi a nessuno.

IL FURTO DEL DISCO

Però siamo anche determinati a non farci mangiare dagli squali”, hanno detto i quattro del gruppo che sono Biggie Bash (Angelo Rogoli), Paya (Paolo Pagano), Blazon (Angelo Cisternino) e Ketra. Hanno iniziato a fare musica in una stanzetta e con un pc da 100 euro e poi sono rialzati dopo che il loro primo disco era stato rubato con tutte le attrezzature. Hanno dovuto ricomprarsi tutto con un prestito bancario e rifare tutto daccapo. Con questo disco, che ha altre collaborazioni di prestigio, i Boomdabash mirano alla scena internazionale anche perchè cantanio in inglese. Questo non significa che rinneghino le loro origini, anzi ne vanno fieri. Non solo cantano in dialetto salentino ma la prima canzone, Gente del sud, è un manifesto di “chi vive guardando il mare all’orizzonte, senza pensieri, sperando che domani sia meglio di ieri” fino al passaggio: “Ho la terronite acuta ma non voglio trovare la cura”.

L’ESEMPIO PER I RAGAZZI

A differenza di altri cantanti che mostrano i loro vizi in pubblico, i Boomdabash usano la loro musica per veicolare messaggi positivi e stanno molto attentI a non far passare esempi sbagliati ai ragazzi. Anche nei loro live ci sarà spazio per rilflessioni di vario genere. A riprova della loro sensibilità nell’album c’è anche un brano, The blind man, con Sergio Silvestre che insegna a non commiserare i non vedenti. (”Me l’ha insegnato un mio amico - ha raccontato il cantante del gruppo -. Mi ha spiegato che con la luce spenta io sarei andato a sbattere e lui invece si sarebbe arrangiato. Voleva spiegarmi che non aveva bisogno della pietà di nessuno”.

“LA TERRONITE ACUTA”

Al di là dei messaggi sociali (”noi siamo per l’accoglienza dei migranti”), la forza dei Boomdabash è proprio la musica coinvolgente. Al punto che anche il cantante giamaicano Alborosie (presente nel feat con Pon di Riddim) e i suoi colleghi seguivano il ritmo con la testa. “Loro diffidano sempre dai cantanti bianchi,invece li abbiamo conquistato e grazie a lui abbiamo imparato tantissimo”. L’album è prodotto da Universal ed è uscito venerdì 15 giugno.

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