Briantea84: «Scuola di vita
non solo di sport»

A Seveso la cerimonia con una partita

Tutti stretti attorno al presidente Marson

I volontari: «Dalla disabilità si impara molto»

Trent’anni sono l’età della maturità. E Briantea84, società sportiva canturina che gareggia nel mondo agonistico dello sport paralimpico, è sicuramente matura ma non ha intenzione di fermarsi.

Sarà perché la società biancoblu è fatta ad immagine e somiglianza del suo presidente Alfredo Marson, in carica da 29 anni e anima della macchina che viaggia a mille all’ora. Domani la Briantea84 festeggia con una partita amichevole tra la prima squadra (che i biancoblu affrontano da campioni italiani in carica) e la Nazionale italiana guidata dal canturino Dionigi Cappelletti. Una festa che si terrà al PalaFamila di Seveso in via Gramsci 9 staseera alle 20.30.

Ma che cos’è Briantea84? A rispondere per primo è Gianni Corsolini, ex direttore sportivo della Pallacanestro Cantù che vide l’esordio della Briantea84 al Pianella: «Pensare a Briantea, per me, è pensare ad una disponibilità umana eccezionale. È pensare alla vulcanicità di Marson e alla sua capacità di contagiare chi ha intorno: non solo quando si vince. La Briantea è un messaggio positivo ed è un meraviglioso biglietto da visita per Cantù».

Gli fa eco Giorgio Pagani, ex volontario e ora direttore tecnico del settore calcio: «Briantea per me è stata dapprima un’esperienza da volontario e ora è praticamente un secondo lavoro. Ho sempre amato il calcio e all’inizio lo facevo per la compagnia. Oggi, invece, è una soddisfazione immensa vedere i miglioramenti, soprattutto a livello educativo e sociale, dei nostri ragazzi».

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