Brindisi, frode forniture Asl
Indagati tre manager Artsana

Il pm aveva chiesto l’arresto, negato dal gip. Nel mirino un appalto del 2004

L’ex amministratore delegato dell’Artsana e altri due manager della società comasca sono indagati nell’inchiesta che ha causato un terremoto nell’Asl di Brindisi.

I nomi di Mario Merlo, comasco di 72 anni, ex legale rappresentante della spa di Grandate che tuttora siede nel consiglio d’amministrazione, di Valentino Palamides, dirigente della divisione ospedali di Artsana, e dell’ex dipendente Ezio Gambirasio, 41 anni residente a Lecco, sono finti nel registro degli indagati della Procura di Brindisi con l’accusa di frode nelle pubbliche forniture e abuso d’ufficio.

L’atto d’accusa

Il pubblico ministero titolare dell’inchiesta aveva addirittura chiesto la custodia cautelare in carcere per i tre manager Artsana, richiesta ritenuta dal giudice delle indagini preliminari «non consentita» dal codice e quindi respinta.

La vicenda che, a questo punto, vede i tre “comaschi” indagati a piede libero riguarda l’appalto milionario per una maxi fornitura - 7.500 utenti negli ultimi anni - di pannoloni per incontinenti dell’Asl Brindisi/1. Secondo l’accusa l’Artsana riuscì a vincere la gara, nel 2004, in seguito a un punteggio migliore dei concorrenti ottenuto sul fronte della qualità della fornitura.

In realtà, sostiene l’accusa, i pannoloni garantiti nel corso della gara - iniziata nel 2004 e prorogata fino al termine del 2010, invece dei “solo” 36 mesi previsti - nei fatti sarebbero stati sostituiti da altri di minore qualità, il tutto consentendo un risparmio economico non indifferente.

La società: «No comment»

Sotto accusa è finito anche Claudio Annese, procuratore speciale di Artsana a Brindisi, finito agli arresti domiciliari.

Nessuna dichiarazione ufficiale da parte dell’Artsana. La società si limita a precisare che sono in corso analisi e approfondimenti sul periodo in questione. L’indagine in ogni caso è ancora in corso.n P. Mor.

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