Bruni boccia il provveditore:
spinello libero inaccettabile

"Su questi temi ci si misura in modo serio e responsabile sempre". Sondaggio sul nostro sito

Il sindaco manda dietro la lavagna il provveditore. La proposta di Benedetto Scaglione di legalizzare le droghe leggere, al fine di evitare lo spaccio e tenere sotto controllo il consumo, risveglia il suo storico antagonista Stefano Bruni.
In passato le polemiche tra i due avevano sempre avuto a che fare con la religione. Stavolta a scatenare la polemica è il suggerimento di Scaglione di seguire «il modello olandese» per far fronte all’emergenza droga. «È inaccettabile che il capo della scuola inneggi alla liberalizzazione degli spinelli - ha commentato il sindaco in una nota diffusa dal suo portavoce -. Non mi interessa se l’ha fatto dentro un ragionamento astratto o per pura provocazione. Su questi temi ci si misura in modo serio e responsabile sempre, senza alcuna concessione ideologica, specie in un momento in cui i fatti di cronaca confermano motivi di grande preoccupazione per i nostri figli».
Anche il capogruppo dell’Udc in Consiglio comunale, Luigi Bottone, ha affidato a un comunicato il suo "no" alla liberalizzazione delle droghe. Si dice «stupefatto di fronte a quanto dichiarato» da Scaglione: «La produzione/consumo/spaccio di sostanze stupefacenti - afferma Bottone - dovrebbe essere totalmente eliminata e non disponibile per la vendita al pubblico».

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