Bulgarograsso, linea dura
Vietate le vendite porta a porta

Ordinanza del sindaco contro ogni iniziativa a domicilio: contratti, prodotti, elemosina e volantini - Previste multe da 80 a 500 euro. «I residenti sono invitati a non aprire la porta a sconosciuti»

Vietati le vendite porta a porta e l’accattonaggio sul territorio comunale. Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal sindaco, Giampaolo Cusini, per motivi di sicurezza. «Gira troppa gente per il paese che cerca d’introdursi nelle abitazioni private con la scusa di vendere prodotti, piuttosto che servizi o nuovi contratti di luce, gas e telefono - premette il sindaco - Di fronte a sconosciuti, non si sa mai quanto questi siano in buona fede o furbetti, se non addirittura truffatori che magari tentano di turlupinare le persone che ingenuamente li fanno entrare in casa. Mi preoccupa specialmente il rischio che possono correre gli anziani».

Il fenomeno, in effetti, sta assumendo dimensioni significative: «È in costante crescita il numero di venditori porta a porta, reali o che si spacciano per tali, spesso privi di formale autorizzazione - spiega Cusini - che approfittano dell’altrui benevolenza per sottoscrivere con l’inganno contratti non necessari, o per intraprendere attività criminose quali furti e rapine, pretendendo talvolta dati personali e sensibili senza idonee autorizzazioni».

Da qui la scelta di bandire ogni tipo di attività di vendita e promozione a domicilio, oltre che le forme di accattonaggio molesto. «Ogni tanto capita di vedere persone ferme all’incrocio semaforico, piuttosto che davanti al municipio e alla farmacia per chiedere l’elemosina - aggiunge il sindaco - Anche in questi casi non è facile distinguere tra chi ha davvero bisogno e chi invece simula indigenza e talvolta disabilità per suscitare compassione. Ci sono tanti che si approfittano della generosità delle persone». Nel dubbio, la giunta ha optato per la linea dura: divieto assoluto di ogni forma di questua e porta a porta, considerato anche che «L’accattonaggio e la vendita di contratti a domicilio risultano molesti e inopportuni quando le richieste sono insistenti e le modalità aggressive e irritanti». Oltretutto, l’amministrazione comunale ritiene opportuno che tali condotte siano monitorate, sia per segnalare eventuali casi di effettiva indigenza al fine di intervenire con misure di sostegno, sia per prevenire l’insorgenza di fenomeni criminosi e conseguenti situazioni di degrado sociale e urbano.

«Da adesso in avanti il Comune non autorizzerà più nessuno a svolgere attività di vendita o promozionale porta a porta - annuncia Cusini - Invierò a tutti i cittadini una lettera per informarli del provvedimento e per invitarli a non aprire la porta a sconosciuti». Alle imprese che intendano effettuare tale attività sarà fatto obbligo di farne richiesta alla polizia locale o allo sportello unico per le attività produttive per poter accedere a un’area che l’amministrazione, se riterrà che vi siano i presupposti, metterà a disposizione per la vendita. «Con quest’ordinanza - conclude il sindaco - la polizia locale ha la possibilità di sanzionare i trasgressori. L’importante è che sconosciuti non importunino più le persone al loro domicilio». Previste multe da un minimo di 80 euro a un massimo di 500, con un pagamento in misura ridotta pari a 160 euro.

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