Busto, incubo Tares
Tremano bar e ristoranti

La nuova tassa rifiuti deve essere definita entro fine mese

Restano le quattro rate e si spera nel ritorno della Tarsu

Tassa rifiuti, un rebus. La nuova Tares sarà una stangata per molti, ma un risparmio per alcune categorie. «Stiamo lavorando per non penalizzare i cittadini» promette l’assessore al bilancio Laura Mira Bonomi. Ma potrebbe esserci un colpo di scena dell’ultimo minuto: se si tornasse alla vecchia Tarsu?

Il tempo stringe, perché il regolamento applicativo della nuova versione della tassa dei rifiuti andrebbe approvato in consiglio comunale il prossimo 25 ottobre, perciò la giunta dovrebbe licenziarlo entro giovedì prossimo. Martedì sarà un vertice di maggioranza a dettare la linea.

Di sicuro le rate saranno quattro, spalmate tra novembre e febbraio «per evitare la botta di fine anno», come fa notare l’assessore Mira Bonomi.

Per le imprese, alcune categorie del commercio rischiano di essere penalizzate in modo «vergognoso», come ammette l’assessore. Ristoranti, pizzerie, bar, fruttivendoli, gelaterie, fioristi, che la legge presume producano più rifiuti organici e vetro, sono i più a rischio stangata. Come dimostrano le simulazioni fatte dagli uffici, che sono impietose.

Leggi sul giornale in edicola i dati delle simulazioni della nuova tassa.

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