Cabiate, prende a calci l’avversario
Solo tre giornate di squalifica

Mano leggera del giudice sportivo contro il giovane giocatore del Cabiate. Il dirigente: «Decisione giusta». La Chiavennese protesta

Tre giornate di squalifica. Questa la “punizione” inflitta dal giudice sportivo al centrocampista del Cabiate, minorenne, che ha colpito a gioco fermo, con un calcio, un avversario dell’Unione Sportiva Chiavennese, a terra, durante l’incontro di sabato scorso del campionato juniores regionale.

Una sanzione in linea con quanto prevede il regolamento, per “un atto di violenza nei confronti di un avversario (articolo 19 comma 4 lettera B)” . Il giudice sportivo si è basato sul referto scritto dall’arbitro che, in quel momento, non aveva a disposizione la diagnosi poi rilasciata dai medici dell’ospedale di Cantù, dove il valtellinese è stato ricoverato per una notte, in osservazione.

Il direttore di gara infatti non poteva sapere che il calcio aveva provocato un ematoma di circa 20 millimetri all’altezza di un rene, con una conseguente prognosi di trenta giorni.

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