Cabiate, Villa Padulli umiliata
«Vendiamola ai privati»

Il consigliere Biraghi: «Fermiamo il suo declino»

Ma il sindaco: «Il Comune non ha le risorse»

Villa Padulli, gioiello dimenticato dell’architettura residenziale in Brianza, sembra non avere futuro.

La denuncia è del consigliere indipendente cabiatese Mauro Biraghi: «Fino a una decina d’anni fa Villa Padulli era un luogo pubblico della comunità di Cabiate - rievoca - Vi si tenevano concerti e mostre di un certo richiamo. Poi però i quasi duecento anni di storia hanno cominciato a farsi sentire: i danni provocati dalle infiltrazioni di acqua dal tetto, il pericolo reale di crolli hanno fatto il resto. Per motivi di sicurezza l’agibilità è stata tolta e la villa è stata chiusa al pubblico».

E da qui la provocazione finale del consigliere Biraghi: «Piuttosto che assistere a un declino lento e inarrestabile, sarebbe meglio lasciare che la villa vada in mano a un privato che sia in grado di restaurarla e di assicurarle un futuro degno della sua storia».

Raccoglie la protesta di Biraghi il sindaco di Cabiate, Maurizio Brenna: «Il nostro consigliere ha ragione di lamentarsi - ammette - ma non ci siamo dimenticati di villa Padulli. In un primo momento sembrava destinata a diventare una dépendance del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Allora era ancora il periodo delle vacche grasse e sembrava che grazie a un contributo della Regione Lombardia un intervento di recupero del genere fosse possibile. Poi purtroppo non è stato possibile realizzare questo progetto».

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