Caldaie pericolose, per 200 famiglie rischio taglio del gas

Un mese per mettere a norma impianti potenzialmente nocivi o inquinanti
Da ottobre controlli a tappeto e mulle salatissime: da mille a tremila euro

Sistemate le caldaie o vi tagliamo il gas. E’ questo il senso della diffida che riceveranno nei prossimi giorni duecento famiglie comasche. Le lettere, inviate ieri, annunciano il risultato negativo della verifica sugli impianti di riscaldamento. «Nella lotta all’inquinamento - si legge sul Notiziario di Palazzo Cernezzi - il Comune punta sulla messa a norma degli impianti, che costituiscono la principale fonte di inquinamento atmosferico (nella misura del 60%, ndr) nei mesi invernali». La prima azione concreta è stata la spedizione a circa 200 cittadini di una diffida a provvedere, entro 30 giorni dal ricevimento, alla messa a norma dell’impianto di riscaldamento, pena un’ulteriore verifica da parte degli incaricati dell’Asl. In caso di ripetute segnalazioni negative, però, potrà scattare anche la chiusura dell’erogazione del gas. I nominativi sono stati forniti all’Amministrazione comunale direttamente dai manutentori, cui la nuova legge regionale attribuisce responsabilità diretta nella verifica e nel controllo di regolarità dell’impianto. Ma non è tutto.
Dal 15 ottobre prenderà il via una nuova campagna di controlli e sensibilizzazione sulla manutenzione degli impianti di riscaldamento e l’obbligo, a differenza del passato, di dotarsi del bollino verde. Palazzo Cernezzi ha annunciato ieri che quest’inverno i controlli effettuati dagli ispettori comunali passeranno dai canonici 400 effettuati negli ultimi anni a ben 1.500. Per i possessori di impianti che non avranno ottenuto la certificazione con il bollino comunale sono previste multe di importo variabile da 1.000 a 3.000 euro.

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