Camion erbese riga un ponte
L’Anas pretende 73mila euro

Il direttore tecnico di una ditta nel 2010 aveva sfregiato con il carico il fondo di un cavalcavia a Civate: «I danni erano lievi. Ora c’è questa richiesta esorbitante per lavori tra l’altro mai eseguiti: è rimasto tutto com’era»

Cinque anni fa ha danneggiato con il suo camion la parte sottostante di un ponte sulla statale Milano-Lecco, tra i confini di Civate. Un po’ di cemento scrostato, ma nessuna lesione alla struttura portante e fortunatamente nessun ferito.

Ora un erbese, direttore tecnico della società cooperativa E.Co. di via Volontari della Libertà, si ritrova con una richiesta di risarcimento di 72.832 euro da parte dell’Anas. «Mi hanno inviato la lista di tutti i lavori effettuati - racconta Cefalì - peccato che il ponte sia rimasto esattamente come prima. Non è concepibile una richiesta simile, ho deciso di rendere pubblica la mia storia».

Partiamo dall’inizio. È il 16 dicembre 2010, poco prima di mezzogiorno l’uomo - alla guida di un automezzo di proprietà della cooperativa E.Co., azienda edile con sede operativa in via Volontari Libertà - urta la parte sottostante di un ponte sulla statale 36, nel Comune di Civate.

Sul posto arriva la polizia stradale, sezione di Bellano. «Gli agenti hanno effettuato i rilievi - spiega l’uomo - e hanno stilato il verbale. Risulta il danneggiamento della parte sottostante del ponte, ma nel verbale c’è scritto chiaramente che non è niente di grave». Lo stesso tecnico dell’Anas, ricorda il tecnico, «mi disse informalmente di non preoccuparmi, perché sarebbe stata una spesa di poco conto».

L’episodio viene quasi dimenticato. Poi, un anno fa, l’uomo si ritrova nella buca delle lettere una richiesta di risarcimento danni da parte dell’Anas pari a 72.832 euro

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