Cane ammazza il gatto del vicino
Ricorso al Tar contro la museruola

Ma i giudici hanno ritenuto inamissibile la richiesta del proprietario

Applicata la legge, che in questi casi prevede anche il guinzaglio

Il cane azzanna un gatto e l’Asl impone al proprietario di mettergli la museruola, ma la vicenda finisce addirittura in tribunale.

Davvero singolare il caso accaduto nel marzo scorso a Menaggio, in via Monsignor Poletti: uno dei cani di Luciano D’Addezio , 70 anni, apprezzato volontario della Croce rossa menaggina, aveva azzannato e ucciso un gatto della vicina di casa, Anna Ciampoli.

Sulle modalità dell’episodio vennero fornite versioni differenti: in base alla denuncia sporta dalla donna, il cane sarebbe entrato in casa sua azzannando il micio; il proprietario del cane sostiene invece che il gatto della vicina sarebbe uscito all’improvviso di casa mostrando ostilità nei confronti dei suoi cani: uno di questi, allora, l’avrebbe rincorso e aggredito.

Il servizio veterinario dell’Asl ha allora applicato le direttive impartite dal Decreto generale della sanità 7686 del maggio 2003, che prevede l’uso congiunto della museruola e del guinzaglio per i cani a “rischio elevato”.

D’Addezio, tuttavia, non aveva condiviso il provvedimento e ha incaricato i suoi avvocati, Maurizio Lo Gullo e Luciano Salomoni, di ricorrere al Tribunale amministrativo contro Asl, Regione Lombardia e vicina di casa. Nei motivi del ricorso i legali avevano citato addirittura una presunta violazione della Carta europea per la protezione degli animali di compagnia.

La sanguinosa e micidiale lotta fra aimali domestici è dunque approdata in aula di un tribunale della Repubblica. I giudici hanno tuttavia ritenuto inammissibile il ricorso: «Con ordinanza 3 marzo 2009 - si legge nelle motivazioni della sentenza - il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha stabilito che, a seguito di morsicatura di un cane, i servizi veterinari debbano procedere all’iscrizione dell’animale in un apposito registro; i proprietari dei cani iscritti hanno l’obbligo di stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi e devono applicare guinzaglio e museruola al cane quando si trova in aree urbane e in luoghi aperti al pubblico. L’assessorato regionale competente ha quindi adottato una determina dirigenziale al fine di definire in modo uniforme su tutto il territorio i livelli di rischio dei cani morsicatori, demandando ai dipartimenti di prevenzione veterinari la gestione delle pratiche di morsicature».

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