Cantù, appello di Colombo
«Si ritorni alla Scuola d’arte»

Colombo interviene sul Melotti che diventa liceo artistico

«La riforma cancella l’insegnamento di una vera professione»

Il pensiero va al patrimonio di passione e cultura ereditato. Per una scuola d’arte arrivata all’ultimo anno della quale anche i designer sentono già nostalgia.

Mentre il “Fausto Melotti” di via Andina, trasformato in liceo artistico, attraverso anche lo stesso preside Francesco Cappelletti sta chiedendo al governo di aggiungere, in futuro, almeno una sezione della vecchia scuola, dal mondo dell’architettura, attraverso una celebre firma come Carlo Colombo, ex alunno e oggi, fra gli altri impegni per il mondo, docente a Pechino, Cina, arriva la richiesta supplementare di tornare alle origini della formazione sul territorio.

Colombo ha un ottimo ricordo dell’istituto statale per l’arredamento che, con le ultime quinte, quest’anno porterà all’esame gli ultimi studenti di un secolo e mezzo di storia. Dall’anno prossimo, dalla prima alla quinta, il “Melotti” sarà liceo artistico. «Per me furono cinque anni molto interessanti, per la fantasia e per la possibilità di esplorare un mondo sconosciuto - riferisce il designer dall’estero - io mi ricordo una scuola con docenti molto preparati».

«Mi spiace - aggiunge - che la riforma nazionale abbia costretto ad abbandonare il ciclo di studi per passare all’artistico. Io mi ricordo un’ottima scuola d’arte sia per la formazione del design che per i corsi di chimica, matematica, storia dell’arte. Persone competenti, brave ad appassionare gli studenti».

Testimonianza viva ne è l’indotto che ancora oggi Colombo ritrova in Brianza.

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