Cantù, il merletto ha valore
«Servono scuole professionali»

Appello a conclusione dell’undicesima Biennale internazionale

«Il connubio con il design è vincente ma la strada rimane difficile»

La speranza è che nel prossimo futuro le scuole professionali possano accogliere questo artigianato prezioso tra i propri insegnamenti, per tramandarlo e innovarlo come l’ex scuola d’arte non può più fare.

Perché il merletto resta un patrimonio inestimabile della cultura cittadina, ma deve fronteggiare la crisi economica e il fatto che il mondo di oggi non sia più quello che l’ha visto crescere e prosperare.

Nelle parole di Renata Casartelli, presidente del Comitato per la promozione del merletto, le emozioni si mischiano. C’è la soddisfazione per il risultato dell’undicesima Biennale internazionale del Merletto andata in scena nei giorni scorsi, c’è la stanchezza per il grande lavoro svolto, c’è la soddisfazione per i complimenti ricevuti ma c’è anche una forte dose di pragmatismo.

«Io oggi – ammette – non me la sento in onestà di dire che questa sia un’attività che può vivere una rinascita economica. A una madre che mi dicesse che la figlia vuole imparare quest’arte direi che è molto bello, ma che non potrà farne una professione che possa darle solidità finanziaria».

«Di certo, per continuare a vivere, non dobbiamo fermarci mai, e cercare una nostra piccola nicchia».

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