Cantù, libri e borsa di studio
In memoria di Gabriele

Due iniziative dedicate allo studente morto in auto un anno fa. Pulmino biblioteca per la Mongolia e un aiuto ai ragazzi del Liceo Giovio

Mamma Pia guarda le foto incorniciate affisse ovunque, in sala e in una cameretta che si è fermata al 18 ottobre dello scorso anno.

«Penso che sia lui, ogni giorno, in qualche modo, a darmi la forza di andare avanti», racconta la mamma di Gabriele Molinari, il ragazzo di Cantù morto a 23 anni a Bulgorello, sulla strada per Appiano Gentile, sul sedile del passeggero della Kia Picanto, dove al volante c’era un’amica.

Nell’anniversario della morte, gli amici vogliono far rivivere Gabriele, animo viaggiatore, in una spedizione diretta in Mongolia: l’acquisto di un pulmino-biblioteca per i bimbi dell’Est. Mentre la famiglia, da qui ai prossimi dieci anni, offrirà al liceo scientifico Paolo Giovio una borsa di studio annuale.

È ancora ben presente nei ricordi degli amici e dei familiari Gabriele, fresco di laurea in Scienze Internazionali ed Istituzioni Europee all’Università di Milano. La pergamena è arrivata a casa soltanto negli scorsi mesi, quando lui già non c’era più.

«Questa è la nostra occasione per farlo arrivare fin là. Grazie a Go Help, un’organizzazione benefica britannica, possiamo finanziare l’acquisto di un pulmino che verrà adibito a biblioteca ambulante, per correre attraverso la Mongolia e raggiungere i bambini più lontani, offrendo loro la possibilità di scoprire il fascino della lettura».

Donazioni on line sono possibili via Internet sulla pagina http://www.justgiving.com/viaggiopergabriele.

A breve il liceo Giovio di Como, dove Gabriele si è diplomato, per volontà della famiglia predisporrà una borsa di studio con un particolare taglio artistico, aperta a tutti gli studenti.

Intanto, il ritrovo nel ricordo a un anno dalla scomparsa sarà venerdì mattina alle 9, nella chiesa di San Teodoro, dove l’estremo saluto si svolse di fronte allo strazio di tanti giovani arrivati anche da altri paesi europei, pur di salutare ancora una volta Gabriele.

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