Cantù, lutto dopo la speranza
Stefano se ne va a diciott’anni

Malato da tempo, il giovane si era sottoposto a un trapianto

«Il cielo è il luogo preferito dei sogni, e il modo per rincorrerli è iniziare a volare». Stefano Mognoni aveva scelto una frase del suo idolo calcistico, il milanista Kakà, per il suo profilo Facebook.

E pensare che anche lui, dopo una vita intera alle prese con la malattia, sia oggi potuto volare via libero è l’unica consolazione per i tanti che ora lo piangono. Il giovane, 18 anni appena, domenica ha salutato per l’ultima volta i genitori, la sorella e il fratello, nella propria casa, dove la famiglia l’ha riportato perché potesse essere circondato dall’amore.

Stefano fin dalla nascita combatteva con un grave problema cardiaco. Il ragazzo era iscritto all’istituto Sant’Elia, corso Geometri, e aveva frequentato i primi tre anni con profitto. Non aveva abbandonato i libri, né s’era arreso, neppure in questo lungo anno tra le corsie dell’ospedale bergamasco, dove aveva voluto continuare a seguire le lezioni, anche con la collaborazione dei docenti dell’istituto. I funerali verranno celebrati oggi, martedì 5 agosto, alle 15.30 nella chiesa parrocchiale di San Michele.

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