Cantù, referendum sulla moschea
Il sindaco lo vuole. I suoi no

Clamorosa spaccatura in Lavori in Corso

Latorraca blocca la promessa di Bizzozero

Nessun referendum istituzionale sulla moschea, né consultazione. Anche se il sindaco Claudio Bizzozero era il primo a volere l’uno o almeno l’altra.

Ma la maggioranza di Lavori in Corso la pensa diversamente. E il neo segretario Vincenzo Latorraca l’aveva chiarito, scrivendo che il Consiglio comunale ha già espresso il proprio indirizzo e «non occorrono referendum o consultazioni».

A interrogare i canturini su cosa pensino in merito all’apertura di un luogo di culto islamico in un capannone di via Milano al 127 C sarà invece la Lega, che già ieri ha cominciato a raccogliere i voti.

Secco il quesito, vuoi la moschea sì o no, e per il 26 e 27 aprile sarà organizzato un vero e proprio referendum day, dopo essere andati anche porta a porta.

In prima battuta pareva che la maggioranza fosse pronta a lanciare almeno una consultazione, tanto più visto che in campagna elettorale era stato promesso di interpellare i canturini in caso di richiesta di una moschea, come oggi non manca di ricordare la Lega.

Il sindaco Bizzozero era già pronto a farlo, e anche l’assessore Luca Delfinetti, interrogato in merito, dice che «è doveroso, ed è necessario farlo in maniera istituzionale, per evitare strumentalizzazioni». Ma la maggioranza dell’assemblea di Lavori in Corso, a quanto pare, ha detto no.

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