Cantù, soldi per chirurgia

Il direttore Onofri smentisce smantellamenti

«Un’assurdità pensare a prossime chiusure

Fondi per il nuovo blocco operatorio»

«Non diciamolo nemmeno per scherzo: il pronto soccorso di Cantù non può chiudere, l’ospedale di Cantù non può chiudere. Soltanto pensare queste cose è un’assurdità».

Non si limita a tranquillizzare ma va oltre Marco Onofri, direttore generale dell’azienda ospedaliera Sant’Anna, della quale fa parte anche la struttura del Sant’Antonio Abate di Cantù. «Alcune situazioni sono già in corso e si faranno: sto parlando ad esempio del blocco operatorio nuovo proprio al di sopra del pronto soccorso - dice - anche i soldi arriveranno».

Onofri, all’indomani della serata di giovedì in Consiglio comunale, parla volentieri delle sue impressioni sull’incontro “Quale futuro?”

«Avevo affrontato la serata con dei dubbi - confessa Onofri - ma devo dire che alla fine ne sono stato contento».

«È stata una serata per certi versi stimolante - aggiunge -, ci ha indotti a riflettere, a radicarci nelle nostre convinzioni di salvaguardia e sviluppo, nei limiti che ci vengono imposti».

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