Cantù: “svuotano” società
per evadere il fisco

Blitz della Guardia di Finanza: quattro ordinanze di custodia cautelare, decine di indagati in varie parti d’Italia e all’estero. Bonifici fino a 4 milioni dirottati in Svizzera

La Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Como ha effettuato un’operazione contro un’associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta e all’evasione fiscale. Quattro le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Tribunale di Como - due quelle eseguite - mentre gli indagati sono complessivamente dieci. In mattinata sono state eseguite anche nove perquisizioni e sono stati messi sotto sequestro beni immobili, autoveicoli e depositi bancari per circa dieci milioni di euro. Coinvolte una decina di società, italiane ed estere, con sedi a Roma, Napoli, Pordenone, Zurigo, Zara (Croazia) e nelle Isole Vergini Britanniche.

Secondo le accuse gli indagati avrebbero “svuotato” del suo patrimonio una società di commercio di articoli elettronici di Cantù attraverso bonifici per circa 4 milioni di euro a favore di società svizzere da loro stessi controllate. Lo scopo, secondo le accuse, era quello di fare fallire l’azienda italiana e liberarsi delle pretese dei creditori, tra i quali il Fisco, al quale sono dovuti dieci milioni di euro. Il reato contestato è di aver promosso e diretto un’associazione per delinquere a carattere transazionale volta a commettere più delitti di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, di sottrazione fraudolenta delle imposte, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento delle scritture contabili al fine di evadere le imposte e ricorso abusivo al credito. L’indagine penale è scaturita da un controllo amministrativo in materia di antiriciclaggio operata nei confronti di uno degli indagati.

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