Cantù, trionfo in Coppa Italia
Grazie al cricket dei pakistani

Impresa degli immigrati che però ora sono senza campo

«Abbiamo sconfitto una trentina di avversari: è stato un trionfo»

«Abbiamo battuto una trentina di squadre, da qui al Trentino Alto Adige. Ci sentiamo campioni d’Italia, dopo aver vinto la Coppa All Tournament Italia a Desio».

A esultare è Ahmed Munir, il portavoce della comunità pakistana, impegnata nel cricket, sport nazionale nelle Indie che può contare su una rappresentativa cittadina: il Cantù Cricket Club. Non solo basket, nella città dei canestri.

«È la prima vittoria dopo cinque anni in cui Cantù sfiorava il primo posto - ricorda Munir - e non ci siamo nemmeno allenati: a Cantù in questi ultimi mesi mancava un terreno, sono bastate le gare amichevoli e la voglia di vincere».

L’undici vincente è stato trascinato dal capitano, Khalid Zaman. «Eravamo nel girone C con Gallarate, Gardona, e Bolzano. Abbiamo vinto tutte le sfide con un numero di lanci spesso inferiore», per uno sport che un occidentale, per semplificare, considera una specie di baseball con una mazza piatta, più larga.

La squadra, sponsorizzata da Pro Cantù e CentoCantù, non si allena più in via Colombo e al Toto Caimi. Ma vorrebbe trovare un campo in città. «Speriamo - conclude Munir - intanto, è spuntata una possibilità a Tradate, in provincia di Varese». Insomma, c’è il rischio di un addio.

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