Cantù, troppe multe in via Rebecchino
I negozianti: «È accanimento»

Sono continui i controlli dei vigili nella strada dove la sosta è difficile

La proposta: «Serve qualche posto blu in più o perderemo i clienti»

Esercenti tartassati dai controlli sulle auto dei clienti che si fermano in via Rebecchino. La protesta dei commercianti è veramente corale.

«Dovrebbero esserci almeno due parcheggi con le strisce blu – afferma Chicco Tagliabue, titolare della “Copisteria canturina” – La strada è abbandonata a se stessa, pur avendo discrete potenzialità. Purtroppo lungo la via non esiste neanche la possibilità di fermata temporanea, perché i controlli sono costanti».

«Già il centro storico non offre molte attrattive - aggiunge -, se poi i clienti devono rischiare anche 41 euro di multa se soltanto si fermano pochi minuti per ritirare una copia nel mio negozio sono incitati quasi ad andare altrove. Il problema è annoso, certo. Vi è carenza di parcheggi. Allora bisognerebbe dare la possibilità di sostare, a pagamento, come avviene in altre strade del centro storico e per non scoraggiare le attività che sono insediate da tempo, come la nostra».

È ironico invece Roberto Bernini, contitolare con Patrizia Cattaneo del ristorante “Il Giardinèt”. «Non so se qualcuno si ricorda la scenetta intitolata “L’agguato” del film “I mostri”. Il vigile si nasconde dietro a un auto e nel giro di pochi secondi multa l’automobilista che si è recato all’edicola. Qui i controlli sono veramente numerosissimi durante l’intera giornata».

«Naturalmente - spiega -noi sconsigliamo vivamente i nostri clienti a lasciare l’auto qui. Non è possibile che accada con una frequenza così spietata, dall’alba al tramonto e a sera inoltrata- aggiunge -. Poi tutte le attività commerciali devono essere poste in grado di lavorare. Tra l’altro la nostra clientela è tranquilla. Non si mette certo a fare schiamazzi o a litigare per il parcheggio».

Punta il dito sulla carenza di posti auto anche un parrucchiere della via, Antonio Mancuso. «I vigili passano sempre più spesso, anche perché purtroppo qui non è consentito parcheggiare». «Sono costretti a fare il proprio dovere, soprattutto quando capita che qualche maleducato lasci l’auto proprio sulla curva impedendo agli altri autoveicoli di passare».

E conclude: «Il problema però va risolto a monte: consentendo la sosta negli appositi spazi. In tal modo si possono favorire anche le nostre attività senza dover andare a trovare un posto a centinaia di metri di distanza».n

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