Cantù, ucciso dalla teleferica
«Un evento per ricordarlo»

Vertemate, Ernico Pilati era volontario di Colore Caramella. L’associazione: «Ragazzo dal sorriso e dall’animo puro»

«Era un ragazzo dal sorriso puro come il suo animo».

La presidentessa dell’associazione ColoreCaramella, Grazia Bonanno, si commuove parlando di Enrico Pilati, l’uomo di 40 anni morto sabato dopo essere stato colpito alla testa da una vecchia teleferica di ferro, di quelle che venivano utilizzate per il trasporto dei tronchi, a Carate Brianza, dove di trovava per aiutare un amico a tagliare la legna. Per questo in uno dei prossimi eventi organizzati dal sodalizio, senza dubbio verrà ricordato. Si potrebbe svolgere già oggi l’autopsia sul corpo del quarantenne, un passaggio necessario.

Solo in seguito potrà venire fissata la data delle esequie, che si terranno a Vertemate, come ha annunciato la famiglia, perché questa comunità è la casa di Enrico Pilati, anche se da qualche anno era andato a vivere da solo a Cantù Asnago, in una palazzina in via Primo Maggio.

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