Cantù, sul numero verde
scontro con le associazioni

Salta l'incontro tra Comune e associazioni contrarie al numero verde per segnalare i clandestini. L'amministrazione scarica le responsabilita' sui gruppi di volontariato e cita i contributi a loro erogati.

CANTU' Salta l’incontro tra l'amministrazione comunale e le associazioni che si sono mobilitate contro il numero verde per segnalare anomalie sui clandestini. Nessuna porta sbattuta, ribadiscono le parti in causa, e uno spiraglio per il dialogo, viene tenuto aperto. L’impressione più che evidente, però, è che ognuno resti ben fermo sulle proprie posizioni. E tirare in ballo i contributi erogati dal Comune ai sodalizi, come si legge in un comunicato, non aiuta a rasserenare gli animi, a una settimana dal presidio "Sono canturino, non razzista".
Giovedì alle 13 l’incontro si sarebbe dovuto tenere tra i rappresentanti dei sodalizi e quelli dell’amministrazione, ovvero il sindaco Tiziana Sala e l’assessore alla sicurezza Andrea Lapenna. Convocazione andata però deserta a causa di impegni pregressi difficilmente cancellabili, anche per via dell’esiguo preavviso. "Per quanto mi riguarda – spiega Eli Colombo, medico e responsabile della Comunità del Pellegrino – alle 13 mi trovavo in sala operatoria. L’orario non era certo dei più felici, e il Comune avrebbe potuto dimostrarsi un po’ più rispettoso". "Apprendiamo con dispiacere  - recita dall'altra parte il comunicato diramato dal sindaco - dell’impossibilità di stabilire un momento di confronto di opinioni tra l’amministrazione comunale e le associazioni locali su tematiche importanti quali la sicurezza urbana, disagio sociale e immigrazione clandestina".  Intanto, nonostante le dichiarazioni di apertura e disponibilità, l’amministrazione non manca di rimarcare come questa abbia "sempre intrattenuto ottimi rapporti con le associazioni operanti in campo sociale sostenendole anche in termini economici". Si fanno persino le cifre. Poco gradito il riferimento ai fondi erogati, dato che - puntualizzano da parte loro le associazioni - questi non arrivano dal buon cuore degli amministratori, ma da normative.

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