Cantù, vandalismi nella chiesetta
In ospedale quattro telecamere

L'installazione dopo l'ennesimo atto vandalico nella cappella dell'ospedale Sant'Antonio. Danneggiata la statua del Sacro cuore, imbrattate pareti e arredi sacri

CANTU' Una lunga lista di vandalismi e furti, iniziati nel mese di marzo e proseguiti fino a luglio, ai danni della cappella dell’ospedale Sant’Antonio. Una serie di episodi dei quali non si era mai parlato e che ora sono venuti alla luce perché in chiesa sono comparse le telecamere. Lo scopo è quello di scoraggiare ulteriori raid o furti: si tratta di quattro telecamere, installate tra l’altare e l’ingresso della chiesetta, e affiancate da un sistema antifurto. La lista dei danni è piuttosto lunga. I vandali hanno infierito sulle mani della statua del Sacro Cuore di Gesù, a cui sono state spaccate le dita. Poi c’è stata un’incursione notturna, culminata con il di alcune formelle decorative, realizzate artigianalmente. I fedeli, inoltre, raccontano che più di una volta è stato gettato di proposito del caffè contro le pareti della chiesetta, molto probabilmente preso dal distributore automatico poco lontano. In altri casi, è stato versato del caffè anche sui pizzi che rivestono l’altare della cappella. A mali estremi, estremi rimedi, hanno pensato i padri Concettini, che curano la chiesetta. Così hanno deciso di dotarsi di un impianto di videosorveglianza.

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