Care case di riposo, aumenti fino al 50%

L'inchiesta: alla Ca’ d’industria la retta minima balza da 40 a 50 euro. La Cgil: vanificato l’aumento delle pensioni

Case di riposo, aumentano ancora le rette e l’incremento più alto in un anno della diaria minima è segnato dalla Ca’ d’Industria di Rebbio, 22,55%. Nel settembre dell’anno scorso, il ricovero costava minimo 40,80 euro al giorno e 49,98 euro massimo. Nello stesso mese di quest’anno, la retta minima al giorno è di 50 euro e la massima di 53, con un aumento, rispettivamente, di 9,20 euro e di 3,02 euro.
Il primato per l’aumento sulla diaria massima, 51,16%, appartiene all’Op. Roscio di Albavilla. In un anno, ha aumentato le rette il 76,47%, cioè 39 su 51 residenze sanitarie assistenziali della nostra provincia, escluse le tre nuove, «Le Camelie» della Ca’ d’Industria in via Bignanico, (68 euro la minima, 108 la massima al giorno); la «San Giulio» di Beregazzo con Figliaro ( 65 euro la minima, 100 la massima) e Vita Residence 7 di Montorfano ( 53 euro la minima, 186 la massima).
Undici Rsa, pari al 21,57% , ha mantenuto le rette invariate. Otto le hanno ridotte: la Rsa «Figlie della Sapienza» di Menaggio, il Focolare Santa Maria di Loreto di Lanzo Intelvi, gli Ospiti della Madonna di Pellio Intelvi, la Residenza Bellagio, la Rsa san Giovanni di Asso e Villa San Fermo. Ma c’è chi ha ridotto il minimo ed aumentato il massimo.

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