Casa di riposo, pure un archeologo
Cantù, mille candidati per 70 posti

In fila per il lavoro nella nuova sede di via Fossano

Nell’ex Cem verranno ospitati 120 anziani

Anziani lo sono di certo; ma non quanto basta per arrivare ai tremila anni d’età. Persino un archeologo, nella valanga di curricula arrivati alla Garibaldi-Pogliani, la casa di riposo cittadina, si è proposto per cercare un lavoro nel settore dell’assistenzialismo.

Sono circa mille le candidature piovute in via Fratelli Galimberti per i nuovi posti di lavoro, circa 70 che dovrebbero essere garantiti grazie all’apertura, prevista entro la fine dell’anno, di una sede supplementare in via Ginevrina da Fossano, nel palazzo che ospitava il Centro Esposizioni Mobili.

Risolverà solo in parte il problema della lista d’attesa: ad oggi, sono 180 coloro che sperano di trovare un posto. Più dei ricoverati: 172, per la precisione, divisi tra le sedi di Cantù e Capiago Intimiano.

«Siamo sommersi di domande - spiega la direzione -: circa un migliaio, arrivate da varie professionalità dall’area sanitaria, soprattutto. Ma anche tanti psicologi. Addirittura un archeologo». Già.

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