Case per i figinesi
nell’area dismessa
Già 30 le adesioni

L’ipotesi di una cooperativa lanciata dal Comune. Due i compendi da recuperare, oggetto di studio. Si tratta dell’ex Stanley e dell’ex tessitura Orsenigo

Due aree enormi, incastonate nel cuore del paese ed entrambe in balia del degrado. Ma da qui, dalla ex Tessitura Orsenigo e dalla ex Stanley (nella foto), si vuole ripartire concretamente a ridisegnare Figino. Per questo ieri mattina sono state visitate dagli studenti della sede lecchese del Politecnico, chiamati ora a stendere ipotesi innovative per l’utilizzo di questi spazi.

Qualche idea ce l’ha anche il Comune, soprattutto per la seconda, dove potrebbero trovare casa decine di famiglie, single e anziani, riuniti in una cooperativa per realizzare abitazioni a un prezzo accessibile.

Tanto che fin dai mesi scorsi ha lanciato un progetto ambizioso di edilizia convenzionata negli spazi della ex ditta metallurgica. Idea concreta che ha già mosso i primi passi, tanto che nei mesi scorsi l’amministrazione ha cercato di capire se una richiesta in questo senso ci fosse da parte dei figinesi.

E c’è. A tutte le 2.300 famiglie del paese è stato inviato un questionario, nel quale si chiedeva al cittadino di indicare se avesse esigenze abitative particolari, che tipo di sistemazione cercasse, di quale range di spesa disponesse per l’acquisto e via dicendo. «A rispondere sono state una trentina di persone – conferma il sindaco Angelo Orsenigo – che rappresentano diverse tipologie. Single, famiglie ma anche anziani che, una volta sposati i figli, si sono resi conto che la casa di famiglia è troppo onerosa da mantenere». Ovviamente il municipio non si metterà a fare l’agenzia immobiliare né il costruttore, l’idea è costituire una cooperativa ad hoc, per dar vita non a edilizia popolare ma convenzionata, come accaduto in diversi Comuni vicini.

I servizi su “La Provincia” di martedì 17 marzo 2015

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