Case popolari, caccia ai morosi
In cassa mancano 80mila euro

I 30 alloggi di via Scalabrini a un gestore privato per riscuotere crediti e affitti
La minoranza: «Si pensa a fare cassa me lo stabile è in condizioni pessime»

Le case popolari di Fino Mornasco saranno gestite da un privato, scoppia la polemica.

Per la minoranza l’Alternativa nelle case di via Scalabrini manca la manutenzione, il rischio è far scomparire welfare e assistenza per fare cassa. Secondo la maggioranza al contrario si tratta di far rispettare la legge e abbattere le morosità per avere più fondi da spendere proprio in manutenzioni.

Quello delle case popolari, sono trenta le famiglie che abitano in via Scalabrini 14, è un tema che è stato dibattuto durante il consiglio comunale di venerdì scorso. Una discussione animata, alla quale hanno preso parte anche i cittadini. Forse perché è ancora viva la memoria di Vincenzo Colecchia, l’anziano di 73 anni, malato, morto il 3 novembre in uno degli appartamenti della corte a causa di un incendio scaturito dal mozzicone della sua sigaretta.

«La situazione della palazzina è terribile – attacca Rossella Pera, capogruppo de L’Alternativa – affidare l’edilizia popolare ad un privato che fino ad ora si è dimostrato pessimo equivale a lavarsene le mani. Senza tutele il nuovo gestore si rifarà sui residenti con ogni mezzo per far rientrare le morosità. Ma queste sono tutte persone indigenti».

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