Caso di Covid negli uffici del Tribunale
Ats si fa viva dopo 10 giorni: quarantena

L’azienda sanitaria non riesce più a star dietro ai casi di positività

Como

La conferma del fallimento del piano di prevenzione sanitaria contro il Covid, a causa dei numeri - più alti del previsto - dei contagi e dell’impennata improvvisa dei nuovi casi, arriva da palazzo di giustizia. Teatro, giovedì di due settimane fa, di un caso di contagio, per il quale l’Ats Insubria si è attivata dopo ben dieci giorni obbligando i colleghi di lavoro a fare la quarantena.

Il meglio tardi che mai, con questo virus, non funziona, ma per fortuna che le persone che lavoravano a contatto con la cancelliera che si è scoperta positiva al tampone si sono messe in autoisolamento, ben prima della comunicazione delle autorità sanitarie. E che i responsabili dell’ufficio del giudice delle indagini preliminari, dove il contagio è stato registrato, hanno autonomamente già deciso di procedere con la sanificazione di uffici e corridoi.

Il virus fa il suo ingresso a palazzo di giustizia giovedì 15 ottobre. La dipendente si presenta regolarmente al lavoro, non ha alcun sintomo, non ha febbre (come accertato anche dai responsabili del servizio di sicurezza all’ingresso del Tribunale) e quindi va in ufficio. A metà mattina, però, un conoscente con cui la donna è in contatto comunica di essere risultato positivo al Covid. Lei torna a casa e nel pomeriggio le comincia ad alzarsi la febbre. Il successivo tampone confermerà il contagio.

Autoisolamento

Immediatamente, e senza fortunatamente attendere i tempi di Ats, il responsabile dell’ufficio gip e il cancelliere capo del Tribunale decidono di imporre l’autoisolamento per tutti i dipendenti che sono venuti in contatto con la cancelliera. L’ufficio si dimezza, vengono sospese - per tutta la settimana - le udienze davanti ai gup, pure loro sottoposti a tampone preventivo.

Un intervento tempestivo che pare aver scongiurato la possibile diffusione del contagio in altre sezioni del palazzo di giustizia. In realtà gli stessi tamponi eseguiti da tutto il personale - ancorché non necessariamente affidabili, visto che sono stati fatti nei giorni immediatamente successivi al contatto con la persona malata di Covid, e quindi in periodo potenzialmente di incubazione - sono risultati negativi.

La mail di Ats

Dal 15 ottobre fino a domenica 25 ottobre da parte di Ats silenzio assoluto. Poi, domenica mattina, i dipendenti dell’uffici gip del Tribunale hanno ricevuto una mail da parte dell’azienda sanitaria con sede a Varese nella quale si imponeva a tutti la quarantena fiduciaria (che peraltro dovrebbe concludersi domani).

Senza un provvedimento di autoisolamento, insomma, la quarantena imposta dall’autorità sanitaria sarebbe arrivata con dieci giorni di ritardo. Conferma che ormai i numeri dei contagi sono così aumentati da aver mandato letteralmente in tilt la macchina della prevenzione. Proprio nei giorni scorsi in redazione erano arrivate ripetute segnalazioni di persone che denunciavano di essere state lasciate sole da Ats, impossibilitate ad allacciare qualsivoglia contatto. Siamo in emergenza. E lo si capisce anche da questi particolari.n 

© RIPRODUZIONE RISERVATA