Caso Stamina, pazienti mandati sul lago

L’ideatore della contestata terapia consigliava l’ospedale di Gravedona per il carotaggio osseo - Una mamma racconta: «Partita da Torino per far operare mia figlia malata , ho pagato duemila euro»

Como

Davide Vannoni, ideatore del contestatissimo “metodo Stamina” - finito nella bufera e in un’indagine del procuratore Raffaele Guariniello - suggeriva ai suoi pazienti di rivolgersi all’ospedale di Gravedona per effettuare il «carotaggio osseo». E così ci sono famiglie partite addirittura da Torino per sottoporsi a questo intervento: il prelievo di un piccolo cilindro di osso, attraverso un’incisione a livello della cresta iliaca, ovvero dell’anca. Operazione lecita, sia chiaro. Ma resta la stranezza dell’invio di pazienti proprio a Gravedona, quando lo stesso intervento viene effettuato in decine di ospedali, trattandosi di una prestazione piuttosto comune.

Ci ha raccontato la sua esperienza la madre di Nicole, bimba torinese di 11 anni costretta in carrozzina per una paralisi cerebrale infantile. Dopo essersi rivolti a Vannoni, mamma e papà della bimba fanno tappa proprio al “Moriggia Pelascini” di Gravedona, ospedale privato accreditato.

«Siamo nel 2009 - spiega la signora - E Vannoni ci indica gli esami che servono per nostra figlia. Per il prelievo osseo ci indirizza all’ospedale comasco, mi ricordo che la struttura è piccola e tra l’altro Nicole ha dovuto sobbarcarsi un viaggio molto lungo da Torino. Comunque abbiamo ascoltato Vannoni e siamo andati a Gravedona. L’operazione è stata eseguita in day hospital, in giornata. Fatto il carotaggio osseo, con anestesia, dopo poche ore è stata dimessa Ma ci è costato duemila euro, ho conservato la fattura».

Dall’ospedale, il dirigente Cesare Soldarelli spiega: «Qui sono stati fatti solo prelievi ossei, è una cosa assolutamente regolare. Mai trattamenti o manipolazioni legate al metodo Stamina. Il costo di duemila euro? Abbiamo fatturato tutto».

L’Asl ieri ha precisato che «la prestazione è stata erogata in regime privatistico, da uno specialista esterno, in libera professione» e che «non risultano irregolarità».

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