C’è voglia di fusione: «Fate in fretta»

San Fermo e Cavallasca. La gente dei due Comuni vede positivo l’accorpamento sotto un’unica amministrazione. Una novità che piace: «Così si divideranno vantaggi e disagi». Ma sulla denominazione manca ancora un’idea

La notizia della potenziale fusione tra San Femo e Cavallasca ha trovato molto entusiasmo nella gente comune dei due centri che fanno già molte attività gomito a gomito anche se non sono mai stati una sola entità territoriale.

Tutti entusiasti e con il sorriso perché mettersi insieme, di questi tempi, per due enti locali significa sentirsi più forti. I due paesi non sono omogenei dal punto di vista delle doti che portano all’altare, ma la gente su questo aspetto ha le idee chiare: «Dalla fusione ci guadagna Cavallasca, San Fermo è un paese ricco e forse non gli converrebbe - dice Ugo Giovio, 55 anni, assicuratore di San Fermo - però se migliorano i servizi ai cittadini e la vita in paese credo si possa fare e poi le somme si tirano sempre alla fine».

Piuttosto che essere inglobati nella città di Como meglio fare un paese a se stante, ma un dipendente del Comune di Cavallasca teme che poi San Fermo possa fare la voce grossa. Eppure la gente di Cavallasca vede in questa fusione una bella opportunità.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di DOMENICA 17 maggio 2015

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