Centenaria sorprende il ladro
Poi gli dà 10 euro per mangiare

«Gli ho sbattuto la porta in faccia»

Poi la nonnina parlando con lui si è intenerita

Una fibra forte come acciaio, un animo tenero come bambagia: a cent’anni compiuti, Nilde Conconi ha fatto scappare un ladro, ma gli ha pure fatto l’elemosina. E l’ha ammonito: «Prendi, vai a mangiare e non fare più queste cose », riconfermando la lunga storia di coraggio e di misericordia che in paese tutti conoscono.

«Me la sono vista brutta – racconta Nilde – L’altra sera, ero in casa da sola, i miei erano usciti per poche ore. Ho recitato il Rosario alla Madonna di Lourdes con la televisione e poi ho guardato il primo tempo della partita Italia – Norvegia».

« Verso le 21,30 – continua – ho cominciato a chiudere le finestre, ma ho notato che, in fondo al giardino, il cancelletto pedonale era aperto. Dà sulla strada principale del paese. Come mai, mi sono chiesta, chi può averlo lasciato aperto. Sono scesa per assicurarlo, ma appena ho socchiuso la porta di casa, mi sono trovata davanti un uomo, cappellaccio in testa, foulard in faccia, gli si vedevano solo gli occhi, giubbotto, era conciato come non so chi. Gli ho sbattuto la porta in faccia, lui aveva già messo un piede dentro, ma l’ha ritirato in fretta, forse un colpo l’ha preso ».

Il batticuore è durato un attimo, breve come un sospiro, lungo come un’eternità. Chissà quant’è stato veemente.

« Ho raggiunto il balcone – prosegue – mi sono affacciata, lui stava sotto. Per la miseria, ma chi sei, gli ho gridato. Non si capiva niente di quel che rispondeva, con l’inflessione straniera, forse slava, ma io ho distinto bene quelle due parole: ho fame ».

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