Como, un anno da sindaco
Tanti annunci e l’ultimo è la Ticosa

Landriscina sui primi 12 mesi in Comune: ammette che è stato tutto più difficile del previsto. «Sono stanco e un po’ amareggiato, ma non mollo»

Un anno da sindaco: «Stanco e amareggiato, ma determinato ad andare avanti per cambiare le cose». Mario Landriscina ha riassunto con queste parole i suoi primi 12 mesi sulla poltrona più alta di Palazzo Cernezzi nel giorno in cui, affiancato dai membri della sua giunta, ha elencato le difficoltà degli ultimi 365 giorni oltre ai temi su cui si è concentrato il lavoro del governo cittadino.

Tanti annunci, qualche risultato concreto rivendicato, tanti temi ancora aperti. Landriscina ha ammesso che finora è stato tutto più difficile del previsto e che «ci è voluto un po’ di tempo per conoscere la macchina comunale» e rispetto all’ospedale, dove «il tempo è la chiave», in Comune «è tutto diverso».

Poi ha annunciato la novità sulla Ticosa , percorso arrivato a un punto importante con il ritorno dell’area al Comune, ma ancora lontano dalla conclusione. C’è ancora la bonifica da ultimare e, dettaglio non secondario, decidere come riqualificare l’area. Landriscina ha sempre risposto che «si farà un discorso con tutta la città».

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