Como, ospedali e Asl
Parte la rivoluzione

Con la riforma regionale il Sant’Anna diventa polo specialistico, i casi non gravi nelle altre strutture

Arrivano le case della salute, una ogni 10mila abitanti. All’ente di via Pessina solo gestione e controllo

Como

L’Asl non sparisce ma cambia pelle e sostanza, il Sant’Anna diventa un polo specialistico e gli ospedali “minori”, per così dire, formeranno una rete per la medio-bassa intensità di cura. Sono queste le ricadute sul territorio comasco della riforma della sanità lombarda attesa da anni e finalmente avviata.

Di fatto si ribalta l’organizzazione attuale, il centralismo regionale di gestione, e si passa a un’articolazione sul territorio per aree omogenee.

L’iter è partito. Martedì sono state presentate le linee guida che faranno da traccia per i lavori della commissione regionale Sanità. I commissari prenderanno in mano le carte nel mese di giugno subito dopo l’approvazione delle linee guida da parte della giunta, prevista entro le prossime tre settimane. A loro spetterà il compito di stendere il piano di riorganizzazione, declinando i principi generali sui singoli territori in modo da farli calzare alle realtà specifiche, caso per caso. Il risultato arriverà a settembre in commissione dove sarà discusso e aggiustato; e si prevede di licenziare la legge entro fine anno, in consiglio.

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