Como: piscine e atletica
La beffa dello sport
chiuso per lavori

Dopo Ferragosto stop a Casate fino a dicembre. E il campo Coni è finito, ma è inagibile per il collaudo

L’ultima beffa, per gli sportivi comaschi, è quella del campo Coni. I lavori sono stati completati a fine luglio, ma l’impianto è ancora chiuso e rimarrà inagibile fino all’inizio di settembre. Il motivo? Una serie di problemi emersi in fase di collaudo che non hanno consentito di dare il via libera alla ripresa delle attività. Senza agibilità, infatti, nessuno può accedere alla struttura. «Il collaudo non è stato completato - spiega l’assessore allo Sport Marco Galli - e purtroppo siamo incappati con le tempistiche nel periodo di ferie. Ho avuto rassicurazioni dagli uffici che faranno tutto il prima possibile e conto che per l’inizio di settembre sia tutto ultimato». Il cantiere era iniziato un anno fa, ma era stato poi sospeso durante la stagione invernale a causa delle basse temperature.

Un ritardo che ha causato pesanti disagi alle società sportive che ruotano attorno al campo Coni: si tratta di circa 500 atleti che sono stati costretti alla ricerca di altri campi e strutture dove potersi allenare. Tra un mese, però, l’odissea dei lavori infiniti dovrebbe finalmente concludersi.

A creare disagi ci si mettono anche le piscine. Chiuso il lido di Villa Olmo (ne leggete qui sotto), le altre strutture al coperto sono quasi tutte in manutenzione fatta eccezione per Casate, che sarà invece interessata da massicci interventi nei prossimi mesi. L’impianto però al momento è operativo con due piscine esterne e, come detto, la vasca coperta usata solitamente per il nuoto libero.

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