Concessi i domiciliari a Cazzaniga
L’avvocato di una vittima: «Amarezza»

Morti in corsia, Luisa Scarrone tutela la sorella di Massimo Guerra: «Speriamo che non ci sia il pericolo di reiterazione»

Le parti civili non ci stanno: la decisione della Corte D’Assise di Busto Arsizio di concedere i domiciliari a Leonardo Cazzaniga ha suscitato la reazione sconcertata da parte dell’avvocato del Foro di Como, Luisa Scarrone, legale che difende Gabriella Guerra, sorella di Massimo Guerra, il marito di Laura Taroni, la cui morte è finita sotto la lente di ingrandimento della Procura di Busto Arsizio.

Il suo decesso, infatti, è uno dei 15 casi oggetto di contestazione da parte della Pubblica Accusa contro Cazzaniga, l’ex vice primario del pronto soccorso di Saronno, accusato di omicidio volontario in corsia e in ambito familiare (12 episodi in corsia e 3 in ambito familiare).

L’avvocato Scarrone non ci sta. «Provvedimenti come quello in esame - dice l’avvocato Scarrone - generano comprensibilmente sconcerto e amarezza nelle parti civili. Pur aderendo in toto alle considerazioni della Procura che ha espresso parere negativo, capisco i passaggi motivazionali del provvedimento della Corte di Assise, la quale ha comunque ribadito che l’esigenza cautelare non è venuta meno e ha ritenuto necessario, in considerazione dell’estrema gravità dei reati contestati, l’utilizzo del braccialetto elettronico».

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