Concorsone al Bachelet
Oggiono teme i contagi

Dal 26 al 29 ottobre e poi dal 2 al 4 novembre la prova per l’immissione in ruolo dei docenti. Il sindaco: lo ignoravo

Anche l’istituto superiore “Bachelet” di Oggiono è sede del “concorsone” nazionale, finalizzato al reclutamento del personale docente per la scuola superiore: iniziato l’altro ieri in alcune regioni e per determinate materie, proseguirà sino alla metà di novembre. I posti a bando sono 32mila: a concorrere, naturalmente, sarà un numero ancora maggiore di insegnanti, parte dei quali si riverserà su Oggiono per sostenere le prove per la regione Lombardia, dislocate nelle aule del “Bachelet”. «In bocca al lupo – chiosa il sindaco, Chiara Narciso – Peccato che, a noi, nessuno abbia detto nulla. Non sappiamo minimamente di quante persone stiamo parlando: ho appreso la notizia dalla stampa; mi sono attivata coi sindacati, per approfondire ma, essendo sabato, non mi è stato facile. Così, a caldo, mi viene da dire che l’amministrazione comunale sta tagliando tutte le iniziative di richiamo per il pubblico: abbiamo ridotto ai minimi termini il Fierone, che era un evento importantissimo per la nostra città, e svolto online persino la conferenza sulle origini del mercato, proprio per limitare al minimo gli spostamenti degli oggionesi nella loro stessa città; lunedì tornerà in streaming addirittura il consiglio comunale; e, adesso, all’interno di un’area di Oggiono, ci si prospetta un flusso massiccio, in arrivo chissà da dove?». Il “Bachelet” verrà raggiunto prevedibilmente a piedi dalla maggior parte degli aspiranti, che raggiungeranno Oggiono in treno fermando alla vicina stazione. La dirigente dell’istituto superiore, Anna Panzeri, conferma: «Saremo sede di concorso dal 26 al 29 ottobre e, poi, dal 2 novembre sino al 5. Nel frattempo, com’è noto, i nostri studenti svolgono l’attività didattica a distanza».

Com’è noto, l’obbligo scatta proprio da lunedì, come imposto dall’ordinanza della Regione. Al “Bachelet” gli studenti dovranno seguire i programmi da casa, mentre la loro scuola verrà invasa dai candidati alla docenza di ruolo. Da parte del ministero dell’Istruzione viene, d’altronde, precisato in una nota che «si è lavorato, nelle scorse settimane, per garantire la distribuzione dei candidati nelle aule per tutto il territorio nazionale, procedendo al reperimento di tutte le postazioni necessarie. Il che dovrebbe evitare possibili assembramenti dei candidati.

I candidati che hanno presentato domanda per questa procedura straordinaria sono stati 64.563. Le istanze di partecipazione potevano essere inviate dall’11 luglio fino al 10 agosto scorsi. La prova scritta, da svolgere con sistema informatizzato, dura 150 minuti con quesiti aperti, prova di inglese interamente in lingua».

Non sembrano essere in vista uno “stop” del mega concorso. Infatti, nonostante la bozza dell’ultimo DPCM del Consiglio dei Ministri relativo al Covid preveda la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, sono «fatte salve le procedure in corso». Il concorso straordinario rientrerebbe in quest’ultima eccezione

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